Nanoassemblatore e nanoreattore
Essendo compresa di nanomacchine, l’arma biologica Deus è provvista di una funzione di autoriparazione. Per questo, in una battaglia normale può recuperare all’istante dai danni subiti in qualunque attacco. Le nanomacchine utilizzate nell’autoriparazione si chiamano nanoassemblatori e posseggono precipuamente la funzione di creare nuova materia tramite ricomposizione atomica. Dato che il sistema riporta alla normalità la sezione colpita riconfigurandone gli atomi, è possibile un recupero completo finché gli atomi oggetto del danno non vanno perduti. Se pure gli atomi non fossero recuperabili, dei nanoassemblatori speciali requisiscono gli atomi necessari altrove, riuscendo comunque a portare avanti la risanazione.
L’unico modo per contrastare questo processo è l’uso dei nano-disassemblatori. Si tratta di una misura di sicurezza nell’eventualità che le nanomacchine sfuggano al controllo. Al contrario degli assemblatori, che possono formare la materia, l’unico obiettivo per cui i disassemblatori vengono creati è la distruzione degli assemblatori. In teoria, i disassemblatori sarebbero in grado di distruggere tutti gli assemblatori esistenti.
Durante il gioco, contro i nanoassemblatori nel corpo di Deus vengono iniettati dei nano-disassemblatori che neutralizzano le sue funzioni di autoriparazione. In seguito alla loro azione si possono dunque causare a Deus dei danni normali.
[DIDASCALIA DEL NANOREATTORE]
Nanoreattore
Un impianto di conservazione biologica creato per risanare il corpo umano a livello molecolare. Esmeralda è stata costruita in un impianto molto simile a questo.
[BOX TERMINOLOGIA GRIGIO A DESTRA DI QUESTA PRIMA METÀ DELLA PAGINA]
Terminologia
Scienza / Altro
Cammino delle Sefirot
Il motore di alterazione fenomenica Zohar, continuando a inclinare il piano dei fenomeni possibili quando viene scelto un fenomeno a probabilità zero, crea un universo differente nell’istante in cui s’inclina fino a diventare parallelo all’asse del tempo. Ciò significa che l’universo esistente si collega a uno spazio di una dimensione superiore, ovvero lo spazio del vuoto.
Il punto di confine fra l’universo esistente e spazio dimensionale superiore è chiamato Cammino delle Sefirot. Questo è il punto che conduce al territorio di Dio, e non sono rari i casi in cui alla persona che riesca a osservarlo appaia l’immagine di uno schermo d’acqua (come nel caso della scena del contatto tra Fei e l’Esistenza Ondulatoria).
Sistema Soylent
Per ripararsi, l’arma biologica Deus fa uso di corpi viventi come parti di ricambio. [Il Sistema Soylent] è un meccanismo che serve a coltivare, scomporre e riutilizzare come materiale da costruzione degli esseri umani idonei allo scopo. I materiali prodotti qui vengono anche requisiti come parti costituenti delle armi controllate da Deus, come gli Aion di Merkabah e altro.
[DIDASCALIA DEI PORTRAIT DI ESMERALDA]
Esmeralda
Una ragazza nata grazie alla nanotecnologia. È un essere vivente i cui organi sono interamente costituiti da nanomacchine (molecole meccaniche), che può mutare a piacere il proprio corpo con l’uso della mente.
[RIQUADRO NERO IN FONDO]
[SCRITTA NEL RIQUADRO BLU]
Analisi
I rischi della nanotecnologia
L’aspetto dell’essere umano è una prerogativa del DNA, che trasmette le informazioni ereditarie. Con il nome di DNA ci si riferisce al pool genetico che memorizza le informazioni biologiche delle forme di vita in un tipo di acido nucleico. Esiste principalmente nel nucleo delle cellule e durante la divisione cellulare viene riprodotto e si insedia [nel nuovo organismo]. Il meccanismo ereditario degli organismi viventi è determinato dalla disposizione delle basi della catena di nucleotidi (il DNA), composte da deossiribosio e acido fosforico.
Ovviamente per delle nanomacchine, che operano a livello atomico, diventerebbe dunque piuttosto facile intervenire sul processo di formazione del DNA aprendo a nostro avviso a scenari possibili davvero spaventosi.
Si potrebbe addirittura arrivare a creare per la prima volta un costrutto pseudo-vivente assemblando una colonia di nanomacchine e facendo loro emulare le cellule individuali e complementari del corpo umano, in modo che funzionino come un sistema generale, come fece nel gioco Kim, lo scienziato della civiltà di Zeboim, con Esmeralda.
Ma nel caso in cui questa tecnologia venisse usata a scopi militari, cosa succederebbe se nella specie umana si programmassero come informazioni ereditarie menti incapaci di pensare alla ribellione e corpi sprovvisti della forza di disobbedire agli ordini?
Proprio nel connubio fra alterazione della forma fisica tramite manipolazione del DNA e di controllo mentale per mezzo delle nanomacchine (peraltro ulteriormente rinforzato dalla preservazione dei tratti ereditari) consiste il programma di controllo mentale dei Limitatori disposto nel gioco da Solaris nei confronti degli abitanti della superficie: schiavi totalmente fedeli e sottomessi, marionette da usare per raggiungere i propri scopi. Così si annulla l’idea di essere umano come individuo pensante. Eppure, c’è una fondamentale differenza con la dipendenza verso il progenitore Caino. Se in ultima analisi i Limitatori sono qualcosa di imposto artificialmente, si può pensare alla soggezione provata nei confronti di Caino e del Ministero come a un imbrigliamento più atavico e istintivo.