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Quando ho commissionato i personaggi al character designer dei protagonisti Tanaka-kun, la prima cosa che gli ho detto è stata che volevo rompesse gli schemi dei portrait tradizionali. In parole povere, che perseguisse la sensazione di personaggi realmente esistenti. Come ben sapevo, Tanaka-kun è un illustratore che vive di disegni di genere fantasy, e realizza immagini che più che realistiche si possono definire “graziose”.

            I prodotti della mia commissione, che ha affrontato con enorme lucidità, erano su un altro piano. Fra gli autori ce ne sono tanti che tengono moltissimo al loro stile personale e che a una commissione del genere aggrotterebbero le sopracciglia, ma invece Tanaka-kun ha acconsentito di buon grado e ha mirato a raggiungere un nuovo tipo di stile. Penso che abbia avuto successo.

 

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